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Chi era Mike Lynch, l'imprenditore tech morto dopo l'affondamento dello yatch a Palermo
L' imprenditore inglese Michael Lynch , meglio noto alle cronache come Mike Lynch e nome affermato nel mondo della tecnologia, era il proprietario del Bayesian , lo yacht a vela lungo 56 metri affondato nella mattina di lunedì 19 agosto alle 5 in rada a Porticello, in provincia di Palermo . Lynch è tra le sette persone decedute a causa dell'incidente.
L'affondamento della barca
A causare l'affondamento è stata una tromba d'aria che aveva colpito le coste siciliane. In un primo momento, le persone salvate dalle motovedette della guardia costiera e dai vigili del fuoco erano state 15, mentre sei erano i dispersi e un solo il corpo recuperato immediatamente dopo il naufragio, quello del cuoco di bordo.
A bordo dell'imbarcazione c'erano per lo più persone di nazionalità inglese , ma anche un neozelandese, un cittadino dello Sri Lanka, due anglo francesi e un irlandese. Il Bayesian sarebbe affondata a causa di una tromba d'aria che si è abbattuta sulla zona. Lo scafo dello yatch si trova a 49 metri di profondità a circa mezzo miglio dalla costa e i sommozzatori delle forze dell'ordine lo stanno ispezionando per far luce sull'incidente.
Chi era Lynch
Mike Lynch, 59 anni, era uno degli imprenditori più noti del mondo tech nel panorama inglese. Nel 1996 aveva fondato Autonomy. La società ha sviluppato un software adoperato per analizzare enormi moli di dati e basato sul teorema di Thomas Bayes (filosofo inglese del 18esimo secolo a cui è dedicato lo yacht di Lynch). Nel 1998 Autonomy, cresciuta esponenzialmente, viene quotata prima a Bruxelles e poi si trasferisce sul listino di Londra.
Negli ultimi anni la sua figura aveva occupato le cronache soprattutto per una lunga vicenda giudiziaria che lo aveva visto coinvolto. Infatti, a causa di una vendita sospetta dell'azienda Autonomy, da lui co-fondata, a Hewlett Packard per 11 miliardi, avvenuta nel 2011, era stato accusato di frode. L'anno successivo alla vendita la stessa Hp aveva dovuto indicare una svalutazione di circa 8,8 miliardi di Autonomy a causa di errori e rappresentazioni non veritiere della situazione economica e finanziaria della società che aveva appena comperato.
Da quel momento si era consolidata la base della successiva accusa di frode mossa nei confronti di Mike Lynch. Su di lui pendevano i sospetti che avesse alterato i dati economi per concludere a suo vantaggio la vendita. Per questa vicenda il processo era iniziato nel 2018 a San Francisco e aveva portato alla sua estradizione dalla Gran Bretagna negli Stati Uniti lo scorso anno. Lo scorso giugno il processo si era concluso e Lynch aveva ottenuto l'assoluzione da tutti e 15 i capi d'accusa che pendevano su di lui. A testimoniare in suo favore, anche il presidente della banca d'affari Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, anche lui presente a bordo dello yacht e poi morto.
Lynch aveva avviato un fondo di investimenti, Invoke Capital, con i soldi guadagnati dalla vendita di Autonomy (si stimano 800 milioni) e una delle prime operazioni concluse era stato il finanziamento di Darktrace , società di cybersecurity . A causa del processo, Lynch aveva dovuto rassegnare le dimissioni da una serie di cariche in consigli e board pubblici e privati a sostegno della ricerca e della tecnologia. Tra questi, il ruolo di consulente esterno per il governo in materia di innovazione. Lynch si trovava a bordo dello yatch con la moglie, Angela Bacares, la quale è stata soccorsa subito dopo l'incidente.
L'inchiesta
Nel frattempo la Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta per accertare l'esatta dinamica del naufragio del Bayesian , come riporta l'agenzia stampa Ansa . I primi accertamenti dell'autorità giudiziaria sono stati delegati alla Guardia costiera di Porticello, intervenuta dopo l'affondamento dello yatch. Le indagini dovranno accertare cosa sia successo nelle acque davanti porto di Porticello tra le 4 e le 5 del mattino, perché la tromba d'aria che ha colpito la barca a vela dell'imprenditore Lynch ha colpito anche altre imbarcazioni e provocato danni sulla costa. Tuttavia la Bayesian è l'unica imbarcazione affondata, tanto che un'altra, nelle vicinanze, ha potuto prestare i primi soccorsi agli ospiti del natante colato a picco.
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Ecco lo yacht da mezzo miliardo dell'oligarca Melnichenko, il gigante del mare "congelato" a Trieste
La Finanza congela il terzo megayacht da mezzo miliardo: è quello dell'oligarca Melnichenko
Le lamentele degli oligarchi con putin per i maxi-sequestri.
Le immagini aeree parlano chiaro e si capisce subito perché " Sailing Yacht A " è considerato la barca a vela privata più grande del mondo. Vista dall'alto e fuori dall'acqua, in rimessaggio nel porto di Trieste, rende ancor più l'idea della sua imponenza. Come già anticipato da Il Tempo, l'avveniristico panfilo a vela del valore di 530 milioni di euro , è stato "congelato" ieri sera dalla Guardia di finanza in virtù delle sanzioni dell'Unione europea che hanno colpito industriali e imprenditori russi, i cosiddetti oligarchi. Lo yacht si chiama "A" come il suo proprietario: Andrey Melnichenko , 50enne russo a capo del gruppo EuroChem (fertilizzanti) e dell'impresa Suek (carbone), e della moglie serba Alexandra Nicolic , ex modella e cantante della banda pop "Models".
Caccia all'oro russo. Yacht e mega-ville: gli oligarchi pagano pegno. E parte la ricerca di conti e depositi
Il nome di Melnichenko è stato inserito il 9 marzo nella black list del Consiglio dell'Ue, che conta al momento 862 persone fisiche e 53 persone giuridiche. "Sailing Yacht A", costruito nel 2017 a Kiel (in Germania), batte bandiera britannica ed è lungo 142 metri , ha tre alberi: quello maestro è alto 90 metri. Solo la parte emersa dello scafo equivale in altezza a un palazzo di otto piani . Le sue vele hanno una superficie superiore a quella di un campo di calcio. Ha 8 ponti, un eliporto , una palestra, un'enorme piscina con spa e nella chiglia ospita una capsula di osservazione subacquea con un vetro spesso un piede. Può accogliere una sessantina di passeggeri, tra ospiti ed equipaggio, e contiene svariati tender, tra i 12 e i 16 metri. All'interno sono installate 40 telecamere di sicurezza a circuito chiuso.
Il magnate 50enne ha un altro "gioiello del mare" che per il momento si è salvato dal "congelamento". Fino al 4 marzo era attraccato a Dubai. Si chiama " Motor Yacht A ", sempre in onore dell'iniziale dei coniugi Melnichenko, e vale circa 300 milioni di euro. Come "Sailing Yacht A", è stato disegnato da Philippe Stark . Misura 119 metri, ha tre piscine a bordo (una con il pavimento trasparente), sette cabine di lusso con letti rotanti, divani in pelle e vetri antiproiettili. Costruito nel cantiere di Kiel, in Germania, è stato varato nel 2008.
Il patrimonio del miliardario comprende anche un boeing 737 BBJ ("My Business Jet") del valore di 800 milioni di dollari; "Villa Altair" ad Antibes (nel sud della Francia), dove si è sposato nel 2005 con l'ex modella e cantante pop Alexandra Nicolic; la proprietà Harewood ad Ascot , in Gran Bretagna. Per quanto riguarda la villa in Costa Azzurra, le autorità francesi avrebbero la possibilità di "congelarla", ma non l'hanno ancora fatto; mentre la dimora inglese nel Berkshire non è al momento aggredibile perché Melnichenko non è presente nella black list della Gran Bretagna.
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La barca a vela più grande al mondo: quanto è costata, dimensioni, proprietario
Si chiama Sailing Yacht A ed è la barca a vela più grande al mondo. Ecco quanto è costata, quali sono le sue dimensioni e chi è il proprietario.
La barca a vela più grande al mondo è stata costruita da Nobiskrug e varate nel 2015. Ma il Sailing Yacht A, questo il nome della barca, non è noto solo per le sue enormi dimensioni ma anche per il suo design avveniristico messo a punto a quattro mani. Al progetto infatti, hanno partecipato la Doelker + Voges, per la realizzazione degli esterni, e Philippe Starck per il design interno.
Come abbiamo anticipato, però, quello che colpisce del Sailing Yacht A è principalmente la sua dimensione, che la consacra la barca a vela più grande al mondo. Infatti, l’imbarcazione è lunga 142,81 metri, larga 24,88 metri e alta 100 metri, per un peso complessivo che supera le 12 mila tonnellate. Un vero e proprio colosso dalle vele imponenti. Basti pensare che, la superficie delle vele una volta spiegate al vento, supera quella di un campo da calcio.
Il Sailing Yacht A è in grado di ospitare un equipaggio di 54 persone ed è dotato di ogni comfort si possa desiderare. Dall’eliporto alla palestra, dal centro benessere alla piscina fino ad un’area dedicata all’osservazione sottomarina nella chiglia di vetro. Ma quanto sarà costata un’imbarcazione del genere e chi è il proprietario? Di seguito tutti i dettagli.
La barca a vela più grande al mondo: quanto è costata e chi è il proprietario
Il Sailing Yacht A è la barca a vela che grazie alle sue mastodontiche dimensioni ha, fin da subito, attirato su di sé l’attenzione dei media di tutto il mondo. Un vero colosso dei mari, costato 425 milioni di dollari al suo proprietario, il miliardario esponente della politica russa, Andrey Melnichenko.
Attualmente, la gigantesca barca a vela, però, si trova sotto sequestro al porto di Trieste per via delle sanzioni emesse dall’Unione Europea con l’intento di porre fine allo scontro in Ucraina.
Melnichenko, il magnate russo con lo yacht a vela più grande del mondo
Oligarca dell'energia e filantropo, è uno degli uomini più ricchi di Russia. Appassionato di barche, se le fa disegnare da Philippe Starck.
Chi è Andrey Melnichenko? Si tratta di un oligarca russo, uno dei magnati del paese dell’ex Unione Sovietica che si è fatto strada con il suo acuto senso del business e la sua abilità. Fino a possedere un patrimonio da record e due yacht enormi: Motor Yacht e Sailing Yacht, entrambi fra gli yacht più grandi e progettati addirittura da Philippe Starck, il famoso architetto e designer francese. Iniziando inizialmente nel settore bancario e finanziario, Melnichenko ha presto progredito nella creazione d’industrie. Ha fondato la Siberian Coal Energy Company (SUEK) e in seguito ha acquisito una quota della società mineraria e chimica EuroChem. Ha anche creato la società di energia Siberian Generating Company. Attualmente, Melnichenko detiene circa il 90% delle azioni della società in EuroChem e circa il 92,2% delle azioni di SUEK e SGK ciascuna. È presidente del Comitato strategico di tutti i tre i gruppi EuroChem Group AG, SUEK Group e SGK.
La sua ricchezza personale è stimata in 13,2 miliardi di dollari, rendendolo il 9° più ricco in Russia e l’89° al mondo. A parte gli affari, Melnichenko è anche uno dei principali investitori sociali e filantropi della Russia. Fino a questo momento ha investito circa 16 miliardi di dollari nell'economia e nel settore industriale della Russia.
Per quanto riguarda la sua biografia, Andrey Melnichenko è nato l'8 marzo 1972 a Gomel, in Bielorussia (quando faceva ancora parte dell’Unione sovietica). Si è però trasferito in Russia quando era giovane prendendone successivamente la cittadinanza. Melnichenko ha completato i suoi primi studi presso il Boarding School del Centro specializzato di educazione e ricerca. Il centro forma gli studenti per ottenere l'ammissione nelle migliori università in Russia. In seguito si iscrisse alla Scuola di Fisica presso l'Università Statale di Mosca, ma presto si trasferì all'Università di Economia Russa di Plekhanov, laureandosi nel 1997 con una specializzazione in credito finanziario.
Ma Andrey Melnichenko, che lavoro fa attualmente? Il magnate è presidente del Comitato strategico (direttore non esecutivo) di EuroChem Group AG ed è anche presidente del Comitato strategico di SUEK LTD. È il principale azionista di EuroChem, SUEK e SGK. Oltre alle sue attività imprenditoriali, Melnichenko è membro del Bureau of the Board of Directors dell'Unione Russa degli Industriali e degli Imprenditori (RSPP) dal 2007. È anche presidente della Commissione mineraria: Melnichenko è stato anche uno dei fondatori di TMK Pipe and Metallurgic Company. In un breve lasso di tempo, divenne il più grande produttore ed esportatore russo di tubi in acciaio. Nel 2011, Melnichenko ha creato lo SGK. Due anni dopo, ha acquistato tutte le azioni detenute dai suoi ex partner per diventare il principale azionista di SUEK e SGK. Ha anche diretto il Consiglio di amministrazione di OJSC SUEK da marzo 2004 ad aprile 2015.
Parlando della sua vita privata, Andrey Melnichenko nel 2005 è convolato a nozze con l'ex modella e cantante pop Aleksandra Nikolic. Da self made man, Melnichenko è stato sotto i riflettori per il suo stile di vita lussuoso e le sue proprietà stravaganti. La sua passione per le barche a vela è nota, ma oltre ai due meravigliosi yacht già citati possiede anche un Boeing 737 BBJ. Ha una villa enorme, Villa Altair, ad Antibes, nel sud della Francia, che è stato anche il luogo dove si sono svolte le nozze. Melnichenko possiede poi la proprietà di Harewood ad Ascot, nel Berkshire, nel Regno Unito. Come molti miliardari, Melnichenko ha investito in arte: una collezione di dipinti impressionisti, tra i quali anche dei Monet, adorna la sua casa.
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- Lo yacht a vela A: Una meraviglia dell'ingegneria e del lusso
Siete pronti a salpare per un viaggio senza precedenti? Immaginatevi a bordo del Sailing Yacht A, lo yacht più grande e più sorprendente del mondo. Questa magnifica imbarcazione combina tecnologia all'avanguardia, design straordinario e lusso estremo. In questo articolo esploreremo la grandezza e l'opulenza del Sailing Yacht A, dalle sue dimensioni impressionanti alle sue caratteristiche accattivanti. Intraprendiamo insieme un viaggio straordinario!
1. Introduzione
Il Sailing Yacht A è un'imbarcazione che supera i confini dell'ingegneria, del design e del lusso. Cattura l'immaginazione con le sue dimensioni, le sue caratteristiche innovative e i suoi servizi di lusso. Approfondiamo l'affascinante storia di questo straordinario yacht.
2. La nascita dello yacht a vela A
Lo yacht a vela A è stato commissionato dal miliardario russo Andrey Melnichenko ed è stato costruito dal rinomato cantiere tedesco Nobiskrug. La sua costruzione è iniziata nel 2012 ed è stata completata nel 2017. Questo ambizioso progetto mirava a creare uno yacht che ridefinisse gli standard del lusso e navigasse nei mari con un'eleganza senza pari.
3. Meraviglia ingegneristica: svelate le specifiche
Il Sailing Yacht A è una meraviglia ingegneristica che si estende per oltre 143 metri di lunghezza. I suoi tre alberi, che raggiungono un'altezza di 100 metri, hanno un'impressionante superficie velica di 3.900 metri quadrati. Con una velocità massima di 21 nodi (39 chilometri orari), questo yacht combina potenza ed eleganza in perfetta armonia.
4. Eccellenza del design: La visione di Philippe Starck
Il visionario che ha progettato il Sailing Yacht A è Philippe Starck, designer francese di fama mondiale. Il suo concetto mirava a creare un'imbarcazione elegante e futuristica che sfidasse le norme tradizionali del design degli yacht. Il risultato è un capolavoro straordinario che evoca un senso di stupore e meraviglia.
5. Lusso e comfort senza pari
Salendo a bordo del Sailing Yacht A, entrerete in un mondo di opulenza e comfort. Gli interni sono una testimonianza della migliore artigianalità e della squisita attenzione ai dettagli. Dalle sontuose cabine agli eleganti saloni, ogni spazio trasuda lusso e raffinatezza.
6. Esplorare i servizi di bordo
Lo Yacht a Vela A offre una serie di servizi per garantire un'esperienza indimenticabile ai suoi ospiti. Lasciatevi coccolare dalla tranquillità della spa di bordo, fate un tuffo in piscina o gustate un pasto gourmet in una delle eleganti zone pranzo. Lo yacht vanta anche un eliporto, un beach club e persino una capsula di osservazione subacquea per chi cerca l'avventura.
7. Yacht a vela A: Un'icona sostenibile
Oltre alla sua imponenza, il Sailing Yacht A incorpora tecnologie sostenibili per ridurre al minimo l'impatto ambientale. È dotato di un sistema di propulsione ibrido e di sistemi avanzati di gestione dei rifiuti. Il design dello yacht massimizza inoltre l'efficienza energetica, rendendolo un simbolo del lusso sostenibile.
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8. L'enigmatico proprietario dello yacht a vela A
Lo yacht a vela A è di proprietà di Andrey Melnichenko, un miliardario russo appassionato di nautica. Noto per il suo amore per la stravaganza, Melnichenko non ha badato a spese per creare questo capolavoro galleggiante. La proprietà del Sailing Yacht A ha consolidato il suo status di figura di spicco nel mondo degli yacht di lusso.
9. Yacht a vela A: Il costo della stravaganza
La costruzione dello Sailing Yacht A ha comportato un prezzo da capogiro. Le stime indicano che il costo totale ha superato i 450 milioni di dollari, rendendolo uno degli yacht più costosi mai costruiti. Questo immenso investimento riflette l'incessante ricerca della perfezione e il desiderio di creare qualcosa di veramente straordinario.
10. Gli incidenti del sequestro
Con un sorprendente colpo di scena, all'inizio del 2020 lo yacht a vela A è stato temporaneamente sequestrato a causa di una disputa sui pagamenti tra il proprietario e un cantiere navale. Questo incidente ha scatenato l'attenzione dei media e ha portato lo yacht sotto i riflettori ancora una volta. La questione fu poi risolta e lo yacht continuò il suo viaggio nel massimo splendore fino al suo secondo sequestro da parte delle autorità italiane a causa delle sanzioni dell'UE imposte al suo proprietario Melnichenko per i suoi legami con il governo russo.
11. La barca a vela più grande del mondo
Lo yacht a vela A detiene con orgoglio il titolo di barca a vela più grande del mondo. La sua presenza imponente e le sue dimensioni ineguagliabili hanno affascinato gli appassionati di nautica di tutto il mondo. Questa monumentale imbarcazione è una testimonianza dell'ingegno umano, che si spinge oltre i limiti del possibile nella progettazione di yacht.
12. Lo Yacht a Vela A rispetto ad altri Mega Yacht
Se si confronta il Sailing Yacht A con altri mega yacht, la sua grandezza diventa ancora più evidente. Le sue dimensioni superano quelle di molte altre imbarcazioni, rendendolo una vera e propria icona dei mari. Il design unico dello yacht e la tecnologia all'avanguardia lo distinguono dagli altri, rendendolo l'apice della navigazione di lusso.
13. Uno sguardo al futuro dello yachting
Lo yacht a vela A rappresenta uno sguardo al futuro dello yachting. Il suo design innovativo e le sue caratteristiche sostenibili aprono la strada a una nuova era della navigazione di lusso. Con l'avanzare della tecnologia, possiamo aspettarci che altri yacht all'avanguardia solchino gli oceani di tutto il mondo.
14. Conclusione
In conclusione, lo yacht a vela A è una testimonianza dell'ambizione e della creatività umana. Le sue dimensioni notevoli, il suo design straordinario e le sue caratteristiche di lusso lo rendono un capolavoro senza pari nel mondo della nautica. Che siate appassionati o semplicemente affascinati dalle meraviglie ingegneristiche, il Sailing Yacht A è uno spettacolo da vedere.
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Denisa Kliner Nguyenová
Yacht a vela a faq.
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Oceanco Hull 721, foto di Tom van Oossanen, Superyacht Times
Jeff Bezos, Oceanco Hull Y721 e gli altri yacht a vela più grandi
- Barca a vela
Quando si parla di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e del suo giga yacht di 127 metri, attualmente conosciuto come Oceanco Hull Y721, il clamore che crea la notizia è assoluto. La news che in questi giorni ha fatto "il botto", è quella che il terzo uomo più ricco del pianeta secondo Forbes, farà smontare e rimontare a proprie spese lo storico ponte in ferro Koningshavenburg De Hefdi, un simbolo di Rotterdam, per far arrivare dal cantiere al mare il suo yacht a vela.
Una volta varato, Oceanco Hull Y721 sarà il secondo più grande veliero privato al mondo dopo “A”. Progettato dalla Doelker + Voges, Sailing Yacht A, questo il suo nome completo, è stato disegnato, su un'idea originale di Jacques Garcia, dall’archistar Philippe Stark per Andrey Igorevich Melnichenko. Si tratta di un industriale russo che nella classifica Forbes 2021 è scivolato fuori dalla top 100 nella lista dei più ricchi, con un patrimonio netto stimato di 25,4 miliardi. Realizzata presso i cantieri Nobiskrug, in Germania, varata nel 2015, Sailing Yacht A è stata dotata di un rig modernissimo, progettato da Dykstra Naval Architects: è dotato di 3 enormi alberi, tra cui il maestro che raggiunge un’altezza di ben 91 metri, in grado di spiegare una superficie velica che supera quella di un campo di calcio. Pare sia costata 425 milioni di euro.
Così le prime immagini del nuovo Oceanco Hull Y721, sono tornate in questi giorni fra i trend e topic del web. Si tratta, d’altronde, di una delle poche cose da scrivere riguardo questo binomio dei record stimati, poiché nessuno sa con esattezza, al milione di dollari, a quanto ammonti il patrimonio del magnate americano né quanto gli costerà la sua barca, attorno alla quale è stato teso un cordone di riservatezza al momento impenetrabile. Alcuni ipotizzano attorno ai 250 milioni di euro ma non conoscendo l'allestimento è impossibile arrivare a una stima più certa.
Oceanco Hull Y721, da quanto si vede dalle foto, è uno schooner a tre alberi, probabilmente con scafo in acciaio e sovrastrutture in alluminio, una goletta di cui, appunto, si conosce nulla o quasi, nemmeno il rig, ovvero quale configurazione avrà il piano velico. Qualcuno ipotizza sarà modernissimo, lo stesso dell’attuale secondo più grande yacht a vela mai costruito, Oceanco Hull Y712 – è stato varato nel 2016 per Oleg Burlakov, imprenditore russo attivo nel settore bancario, del cemento e del gas naturale, recentemente scomparso per Covid-19 - che ha poi preso il nome di Black Pearl. Oceanco Hull Y721 le toglierà lo scettro di più grande nave da diporto spinta da vele quadre, nonché quello di ammiraglia del cantiere Oceanco e di yacht più grande mai realizzato nei Paesi Bassi. Black Pearl, lunga 106,7 metri, è stata progettata da Ken Freivokh Design, mentre il design degli esterni è stato curato dallo studio veneziano Nuvolari & Lenard.
Progettato sempre da Dykstra Naval Architects, il rig di Black Pearl ha tre alberi in carbonio DynaRig da 70 metri (230 piedi), rotanti per favorire l’utilizzo dei suoi 2.900 mq di vele con ogni andatura. Questo piano velico è conosciuto anche come Falcon Rig perché portato al debutto nel 2006 da una delle barche più iconiche della storia, il Maltese Falcon di Perini Navi, sesto nella classifica dei top sailing yacht. Il sistema di gestione di vele e alberi presente su Black Pearl, totalmente servoassistito e automatizzato, è in grado di spiegare tutti i 2.900 metri quadrati di vele in soli 7 minuti. Se Oceanco Hull Y721 dovesse utilizzare lo stesso tipo di rig, crescendo dimensioni e stazza, stimata attorno a 3.500-4.000 GT, tutto sarebbe destinato a crescere.
Altri, invece, immaginano che il rig di Oceanco Hull Y721 sarà classico, con tanto di bompresso, come quello di EOS, il Lurssen di 93 metri, quarto al mondo per lunghezza, che appartiene a Barry Diller, tycoon proprietario di Fox Broadcasting Company e amministratore delegato della IAC/InterActiveCorp, un complesso mediatico che detiene, fra l'altro, colossi del web legati ai viaggi e al tempo libero, come Expedia e TripAdvisor. Progettato da Bill Langan, mentre François Catroux firma i suoi interni, EOS è stato varato sempre nel 2006, divenendo stabilmente la family boat del magnate americano, finora mai data a noleggio. Una prassi, quella del chartering, invece spesso utilizzata dagli armatori di navi da diporto, per compensare i costi di gestione annuale che per yacht come EOS, sono faraonici, si stima attorno ai 15 milioni l’anno.
Altro mega yacht che potrebbe aver ispirato Bezos nella scelta del proprio ideale di barca è Athena, varata nel 2004, costruita dagli olandesi di Royal Huisman, al quinto posto fra i velieri più grandi. Anche questo progetto è una rivisitazione, a firma di Pieter Beeldsnijder Design e Dykstra Naval Architects, della classica goletta. È lunga 90 metri, ha tre alberi alti come palazzi di 20 piani e 2.500 mq complessivi di vele dalla gestione servoassistita e automatizzata. Il classic style degli esterni resta fedelissimo anche dentro la barca: un trionfo di legno massello, un’ode alla boiserie e al mobilio in mogano, che lascia davvero il profumo della barca d’antan in ciascuna delle sei cabine di cui dispone, tutte con bagni en-suite.
Altre informazioni stimate per Oceanco Hull Y721, lo yacht di Bezos, riguardano l’equipaggio, che dovrebbe aggirarsi sulle 40 unità, e gli ospiti: per la notte potrebbero esserne accolti fino a 18, suite armatoriale compresa.
Media internazionali hanno anche riportato che, oltre a Oceanco Hull Y721, il proprietario di Amazon abbia contemporaneamente ordinato, sempre in Olanda, presso Damen, quella che tecnicamente viene definita una shadow boat ovvero una nave ombra costruita su misura per contenere tutti i toys e i tender dello yacht principale, compreso un grande elicottero. La nave dovrebbe poter ospitare un totale di 45 persone tra personale, equipaggio e ospiti, ed è destinata a supportare la mother ship Oceanco Hull Y721 durante le lunghe crociere lontane dai porti. Si tratterebbe del progetto Hull 7512, attualmente in costruzione, che con i suoi 75 metri di lunghezza e 1.900 GT di stazza diverrà la più grande nave della gamma Damen Yacht Support.
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Quanto costa e come sarà il super yacht di Bezos, proprietario di Amazon
Se sei l’uomo più ricco del mondo, certo non ti puoi accontentare di una barca qualsiasi. È quello che avrà pensato Jeff Bezos, fondatore di Amazon che ha non ha voluto risparmiare per il suo super yacht. Costo stimato 500 milioni di dollari.
Il super yacht di Bezos lungo 127 metri e con un tender di 30 metri
Quello che si sa è che la barca ha il nome, provvisorio, di Project Y721, e sarà lunga 127 metri . Lo scafo avrà 3 alberi e una volta messo in acqua sarà la barca a vela più grande del mondo. La presenza degli alberi ha chiaramente reso impossibile la creazione a bordo di un eliporto. Un grosso limite se consideriamo che la fidanzata di Jeff Bezos, Lauren Sanchez , è una pilota di elicotteri. Ma il papà di Amazon non si è scoraggiato e ha dotato il super yacht di un tender di 30 metri , dove si potrà tranquillamente atterrare. Per quanto riguarda le altre amenities non ci sono certezze. Sicuramente Besoz non si negherà una piscina e probabilmente lo yacht sarà capace di ospitare almeno 30 persone a bordo (salvo l’equipaggio), ma dato il riserbo che c’è sulla nave, difficile si saprà qualcosa prima della sua messa in acqua.
Gli altri super yacht dei personaggi famosi
Con l’acquisto di Project Y721 Jeff Bezos entra così nel club dei personaggi famosi che si sono dotati di un super yacht. Come accennato, lo scafo del papà di Amazon sarà la barca a vela più grande del mondo, ma non lo yacht privato più grande in assoluto. In questa classifica, infatti, primeggia la famiglia reale degli Emirati Arabi Uniti (barca da 180 metri) e tra gli yacht più grandi al mondo troviamo anche quello di Roman Abramovich (circa 162 metri) . Non tutte le storie di vip e yacht però sono a lieto fine. In casa nostra il Force Blue di Flavio Briatore è finito all’asta dopo una lunga querelle con il fisco . A comprarlo è stato il suo amico Bernie Ecclestone che, dato i rapporti che intercorrono tra i due, non gli negherà ospitalità. Tuttavia passare dall’essere il proprietario della barca a esserne ospite non deve essere proprio il massimo.
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Lo yacht a vela più grande del mondo sequestrato a un oligarca russo in Italia
Si chiama "Sy A", vale 530 milioni di euro ed è riconducibile ad Andrey Igorevich Melnichenko, "re" del carbone e dei fertilizzanti
In Italia proseguono i congelamenti dei beni degli oligarchi e magnati russi finiti nella black list dell'Ue, che in tutto comprende 680 nomi. Si tratta di proprietà che appartengono ad alcuni degli uomini più facoltosi di Russia, dirigenti d'azienda e imprenditori legati a doppio filo a Vladimir Putin. Nelle scorse ore, lo yacht a vela "Sy A" del valore di circa 530 milioni di euro, riconducibile all'oligarca e imprenditore russo Andrey Igorevich Melnichenko, è stato sottoposto a un provvedimento di congelamento dalla guardia di finanza.
Secondo quanto si apprende, lo yacht era in rimessaggio nel porto di Trieste. Lungo 143 metri e largo 25, 12.700 tonnellate di stazza, il "Sy A" è lo yacht a vela più grande al mondo. L'imbarcazione, varata nel 2015, è tra le più costose mai realizzate e batte bandiera delle Bermuda. Ufficialmente è registrata presso una società del territorio d'oltremare britannico, ma la sua proprietà è riconducibile indirettamente proprio ad Andrey Igorevich Melnichenko, "re" del carbone e dei fertilizzanti.
Che fine fanno ville e yacht sequestrati dall'Italia agli oligarchi russi
Melnichenko è il principale azionista del gruppo Eurochem, che produce fertilizzanti, e della società di energia del carbone Suek. Secondo Forbes il suo patrimonio ammonta a quasi 20 miliardi di euro: sarebbe il settimo uomo più ricco della Federazione russa.
E intanto si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni, dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Il dipartimento di stato ha infatti annunciato ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione delle società Novikombank e Abr management. Inoltre gli investimenti in hedge fund americani (fondi speculativi di investimento privato) di Roman Abramovich sono stati congelati, come riporta il Wall Street Journal, citando alcune fonti vicine al dossier.
Nel mirino stavolta sono finiti Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di Abr management. I quattro componenti del cda della banca russa Novikombank colpiti da sanzioni sono invece la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin. Su Abramovich, invece, il congelamento mette probabilmente fine ai recenti tentativi dell'oligarca russo di vendere i suoi interessi negli hedge fund.
"Stiamo sanzionando gli oligarchi che sostengono l'ingiustificata guerra di Putin in Ucraina e mettendo nel mirino asset e beni di lusso che sono stati fatti uscire dalla Federazione russa - ha scritto su Twitter il segretario di stato statunitense, Antony Blinken -, per assicurarci che quanti stanno propagandando questa guerra non possano godere facilmente della loro ricchezza mentre gli ucraini soffrono".
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Lo yacht a vela più grande del mondo
Numeri, curiosità e segreti su "a", la barca a vela più grande al mondo. potreste avvistarla in qualche porto durante le prossime vacanze..
Lo yacht privato e a vela più grande del mondo in questi giorni sta navigando per una serie di test nel mar Mediterraneo e ha toccato anche la Liguria e le coste di Varazze.
La nave si chiama semplicemente A (o Sailing Yacht A) ed è lunga 142,8 metri per oltre 12.600 tonnellate di stazza, ha un albero maestro di 90 metri e la parte emersa è alta come un palazzo di 8 piani.
È stata progettata da Philippe Stark ed è costata 425 milioni di euro. Ospita al suo interno una grande piscina e un osservatorio subacqueo mentre uno dei ponti è attrezzato per l’atterraggio degli elicotteri.
Ecologica e hi tech. Potrà solcare i mari a vela ma anche a motore: il vascello è equipaggiato con due motori diesel da 3600 kW e due motori elettrici da 4300 kW.
Ogni funzione della barca può essere controllata da un unico schermo touch mentre vetri a prova di bomba e 40 telecamere a circuito chiuso ne garantiscono la sicurezza.
Lo yacht, che è stato costruito nei cantieri di Nobiskrug, in Germania, appartiene al mi liardario russo Andrey Melnichenko , n° 89 nella classifica mondiale dei super ricchi.
Le sue vele sono state tessute negli Stati Uniti e hanno una superficie superiore a quella di un campo di calcio (vedi video qui sotto)
Un addetto alla sicurezza del porto di Cazumel, in Messico, al lavoro su un molo tra la Allure of The Seas (a destra) e la Voyager . Al momento del varo, il 20 novembre del 2009 la Allure of The Seas era la nave passeggeri più grande del mondo: 225.000 tonnellate di peso per 361 metri di lunghezza. Costata oltre 1 miliardo di euro, può ospitare fino a 6400 persone nelle sue 2700 cabine. 25 ristoranti, 1 campo da basket, 1 parco acquatico e 2300 membri di equipaggio garantiscono crociere da sogno.
Foto: © © Piotr Redlinski/Corbis
La Freedom of the Seas entra nel porto di Amburgo. Varata nel 2005, era all'epoca la più grande navi passeggeri del mondo: 155.000 tonnellate di peso, 338 metri di lunghezza e 63 di altezza le consentirono di strappare il primato al transatlantico britannico Queen Mary 2. Come si costruisce una nave da crociera? Focus.it è andato a vedere
Foto: © © Maurizio Gambarini/dpa/Corbis
La Queen Mary 2 , della Cunard Line, è stata la più grande nave passeggeri al mondo fino al varo della Freedom of the Seas . Lunga 345 metri e larga 41, effettua un servizio di linea tra Southampton (Regno Unito) e New York collegandole in soli 7 giorni. Più pesante delle comuni navi da crociera, è costruita con molto più acciaio così da essere particolarmente stabile anche nelle condizioni di mare più avverse: la nave è infatti in grado di attraversare l'oceano in ogni periodo dell'anno. Se decidete di regalarvi un viaggio su questa nave prestate particolare attenzione al guardaroba: nei 15 ristoranti della Queen Mary 2 vige infatti un rigorosissimo dress code per ogni serata di navigazione
Foto: © © Art Widak/Demotix/Corbis
Definirlo yacht sembra riduttivo. Infatti l' Azzam , con i suoi 180 metri di lunghezza, è il panfilo privato più grande del mondo. Inaugurato nell'aprile del 2013 è costato circa 500 milioni di euro. Dispone di un salone principale lungo 29 metri e largo 18 (praticamente come un campo da pallacanestro regolamentare), completamente sgombro da pilastri e colonne. Costa Concordia: tutto quello che c'è da sapere sul più grande recupero navale mai tentato
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Lungo "soli" 162,5 metri, l' Eclipse è il fratello più piccolo di Azzam e il secondo yacht privato più grande del mondo. Di proprietà del magnate russo Roman Abramovich è costato circa 800 milioni di euro. I numeri di Eclipse sono impressionanti: 70 membri di equipaggio, 36 passeggeri, 27 cabine, 3 elicotteri, 2 eliporti, 1 discoteca, una piscina coperta di 16 metri, un minisommergibile. E per garantire la sicurezza degli occupanti la nave è dotata di un sistema di difesa missilistico
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La Maersk MC-Kinney Moller , la più grande nave porta container del mondo, entra nel porto di Rotterdam. Nonostante le dimensioni, 400 metri di lunghezza e una capacità di carico di 18.000 container, questa nave è una delle poche a potersi fregiare dello standard Tripla E (Economie di scala, Efficienza energetica e rispetto per l'ambiente): è infatti la meno assetata di carburante e quella con le più basse emissioni di CO2 attualmente in navigazione tra quelle della sua classe. Perché le navi non affondano per il peso? 10 cose che forse non sai sulle navi da trasporto
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La USS Enterprise è stata, fino allo scorso mese di marzo, la nave dei record. E' stata infatti la prima portaerei al mondo ad utilizzare la propulsione nucleare e con i suoi 342 metri di lunghezza è stata la nave da guerra più grande del mondo. Ed avendo prestato servizio per ben 51 anni, dal 1958 al 2013, è stata anche la più longeva della sua classe. La Enterprise è stata protagonista di numerosi eventi storici del XX secolo, tra cui la crisi dei missili a Cuba del 1962, la Guerra del Vietnam, la Guerra del Golfo. Per decisione dell'amministrazione Obama è stata mandata al disarmo nel marzo del 2013. Dove vanno a morire le grandi navi? Molti finiscono in Bangladesh, nell'inferno di Chittagong
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In questa foto del 1964 gli uomini della prima task force nucleare di terra della Marina Militare Americana formano la scritta e=mc2, la formula fisica che permette alla loro nave, la portaerei nucleare USS Enterprise, di muoversi. Con un equipaggio di 4500 uomini e 1500 aviatori, la USS Enteprise poteva ospitare fino a 90 aerei da combattimento.
Foto: © © Hulton-Deutsch Collection/CORBIS
Nella collezione dei colossi del mare non poteva mancare il Titanic, il gioello della White Star affondato il 14 aprile 1912 al largo di Terranova durante il viaggio inaugurale. Dei 2228 passeggeri a bordo solo 705 sopravvissero al tremendo scontro con un iceberg. Fatale fu la carenza di scialuppe e delle più banali dotazioni di sicurezza. Una copia del Titanic tornerà a navigare nel 2016
Foto: © © Heritage Images/Corbis
Ma quale sarà il futuro della navigazione? Secondo alcuni torneremo alle navi a vela. Pionieri di questo ritorno al passato i progettisti dello studio norvegese Lade AS, che hanno recentemente presentato Vindskip, un concept navale rivoluzionario dallo scafo così grande da poter essere utilizzato come vela. Il profilo della nave è infatti così alto da prendere il vento e consentire una riduzione dei consumi e delle emissioni stimata tra il 60 e l'80% rispetto a una nave convenzionale. Un computer controlla costantemente direzione e intensità del vento e corregge la rotta della nave di conseguenza, così da garantire sempre la miglior efficienza.
Foto: © © Lade AS
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YYachts, viaggio nel cantiere dove nascono i megayacht del futuro
- Dicembre 24, 2021
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P ioniere della costruzione di barche da regata, broker, skipper e timoniere vincitore dell’Admiral’s Cup, creatore di un grande marchio di yacht e ora direttore fondatore del pluripremiato cantiere YYachts – Michael Schmidt è uno dei più grandi “tuttofare” del mondo della vela, con cinquant’anni di esperienza. Perché mai ha creato un nuovo cantiere quando potrebbe godersi una comoda pensione? Ce lo ha spiegato lui stesso.
DIETRO LA NASCITA DI Y YACHTS
La mia idea di yacht leggeri, facili da manovrare, minimali eppure lussuosi sembrava piacere non solo a me. Sono arrivate richieste per una barca gemella e ho capito che questo poteva essere un business. Nel 2016 così ho fondato YYachts a Greifswald”.
Quel concetto di base, ‘semplice eppure lussuoso’, è diventato il principio fondante del marchio YYachts. In un momento in cui la maggior parte dell’industria nautica è così concentrata a fare l’esatto contrario – aggiungere il lusso allo yachting utilizzando sistemi sempre più complessi – cosa intende Schmidt per semplificare?
“C’è questa citazione attribuita a diversi pensatori famosi: ‘Ti scrivo una lunga lettera perché non ho avuto il tempo di scriverne una breve’. Uno yacht deve essere gestito in modo intuitivo, quindi bisogna ripensare e semplificare molti dettagli, il che costa tempo ed energia”, spiega. Un buon esempio dell’eccessiva complicazione delle cose, dice, è l’attuale moda di equipaggiare le cambuse dei grandi yacht con piastre a induzione e forni a ventilazione elettrica. Perché la cucina elettrica deve essere usata su uno yacht a vela? Per questo ho bisogno di una connessione a terra o di un generatore. Perché non cucinare con il gas? È sicuro e facile. Quando la bombola del gas è vuota, la sostituisco” racconta Schmidt.
Schmidt adotta un approccio pragmatico e marinaresco nato da una lunga esperienza che favorisce la semplicità, robusta e affidabile, rispetto all’aggiunta di funzionalità extra che non sono strettamente necessarie.
“Perché l’elettronica deve essere completamente collegata in rete e rischiare così tante potenziali fonti di guasto? Alla YYachts, ci siamo posti queste domande e molte altre. Abbiamo evitato un alto livello di complessità e quindi vulnerabilità e alti costi di manutenzione. Questo intendo per semplificazione”. La crisi del coronavirus ha messo a dura prova molte imprese nautiche, ma YYachts è cresciuta nonostante le sfide imposte dalla pandemia. “Stiamo ricevendo molte richieste”, dice l’amministratore delegato Dirk Zademack. “Potremmo vendere un numero più grande di barche, ma abbiamo deciso di non espandere troppo la produzione per concentrarci sui singoli proprietari e le loro esigenze. Non è facile poi trovare personale che soddisfi i nostri standard di qualità”
Fin dall’inizio YYachts ha puntato anche sulla sostenibilità, al di là della natura intrinsecamente sostenibile della vela. “Il nostro concept parte dall’idea di sostenibilità”, spiega Schmidt. “Per esempio, ricopriamo la coperta con legno proveniente da fonti sostenibili, installiamo finestre verticali per ridurre al minimo l’uso dell’aria condizionata e ci concentriamo sulla costruzione leggera per favorire la navigazione a vela. Gli YYachts sono fatti in carbonio, gli allestimenti interni sono ottimizzati dal punto di vista del peso e comprendono parti realizzate con materiale ottenuto da bottiglie in PET riciclate. Vedrete altre idee sui nostri yacht, ma implementeremo solo cose in cui crediamo”.
Il cantiere ha già consegnato quattro barche quest’anno. Il primo è stato l’Y8 Vegas Baby, un progetto di Lorenzo Argento con interni di Design Unlimited. Poi ci sono stati due Y7. YYachts ha poi continuato la collaborazione di successo con Bill Tripp.
Il Tripp 90
La divisione Custom del cantiere di Greifswald ha varato infatti il Tripp 90. Questo yacht custom è uno dei più grandi a vela mai costruiti in Germania ed è stato ordinato da un cliente americano che lo utilizza sia per le regate che per le crociere in tutto il mondo. L’obiettivo nello sviluppo del Tripp 90 era la performance in regata, combinata con un comportamento in navigazione confortevole. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie al consueto risparmio di peso nella costruzione e nella finitura dello yacht: lo scafo, la coperta, la struttura interna e il sartiame del 90’ sono realizzati in carbonio.
L’armatore ha dato importanza al design della tuga, il suo desiderio era quello di poter guardare il mare mentre era seduto in salone. Tripp ha quindi disegnato un quadrato vetrato che inonda l’interno di luce naturale. Il design interno è stato realizzato da Winch Design di Londra. L’interno spazioso è minimalista e a pianta aperta. Trae ispirazione stilistica dalla costa orientale degli Stati Uniti e dalle influenze scandinave della metà del secolo, come la pelle morbida e il legno di quercia chiaro, l’ambiente trasuda di un’eleganza sobria.
Il team di Winch Design ha speso una quantità enorme di tempo per trovare la giusta tonalità dei materiali, per garantire un’armoniosa miscela di finiture. L’armatore ha selezionato un Anigre fiammato che è stato tinto per ottenere il giusto contrasto con il pavimento in rovere, così come i legni d’accento come il Macassar, il noce e i pannelli in legno di rosa. Il team interno di Y-Yachts ha tradotto tutto questo in un bellissimo selezione di impiallacciature dai migliori fornitori in Europa.
L’obiettivo di YYachts è di diventare un attore globale nel mercato delle barche a vela full-carbon fino a 100 piedi entro i prossimi anni. Dopo il Cannes Yachting Festival, dove il Tripp 90 ha celebrato la sua prima mondiale, l’interesse è cresciuto. Quattro 90 piedi sono stati venduti da allora e negli ultimi mesi, YYachts ha anche ampliato la sua rete di Preferred Partner. Le new entry includono uffici in Russia, Norvegia e Malesia, nonché una struttura rinnovata in Italia. In totale sono 14 le filiali in tutto il mondo.
Michael Schmidt la presenta così: “Con la sua lunghezza di 90 piedi, lo yacht ha un rating interessante ed è in grado di competere alla St Barths Bucket, alla Superyacht Cup o alla Maxi Rolex Cup”. L’Y9 ha un garage per il tender disposto trasversalmente a poppa e dispone addirittura di un “appartamento” separato per il proprietario, composto da un salone privato, uno spogliatoio, una camera da letto e un bagno con doppio lavabo e doccia separata. Le cabine dell’equipaggio sull’Y9 sono state progettate extra large, con un vano di stivaggio e un salotto aggiuntivo. L’interno dell’Y9 è stato sviluppato congiuntamente da due studi di design. Norm Architects di Copenhagen e Design Unlimited di Lymington hanno unito la loro esperienza e hanno creato per lo Y9 un look elegante, scandinavo, che segue il principio del “soft minimalism”.
Il nuovo Y8
YYachts e l’italia
Dal 1° settembre, Massimo Pelati Perelli gestisce le attività di vendita e post-vendita del marchio in Italia. Dalla sua sede di via Cosimo del Fante a Milano, Perelli si occuperà di altri tre partner italiani di YYachts: Nel nord-est, si tratta di Nautigamma a Lignano; nel centro Italia, Ocean Freedom a Firenze; e nel sud, Pietro Paolo Parascandola di Napoli. Perelli, che lavorerà a stretto contatto con il management di YYachts, è un avvocato e ha grande esperienza nella scena delle regate dei maxi yacht – sia come timoniere che come trimmer o tattico. Ha commentato così il suo inserimento nel team: “È un’opportunità fantastica rappresentare YYachts in Italia. Gli yacht sono costruiti in modo superbo e soprattutto leggero e sono belli da vedere. Questi sono tutti attributi apprezzati dai clienti italiani”. YYachts ha sempre combinato i “geni” della Germania e dell’Italia, il 40% dei dipendenti nella progettazione e nello sviluppo provengono dall’Italia.
GLI YYACHTS SONO “SMART”
La barca è ormeggiata in sicurezza in caso di maltempo? Quanto sono pieni i serbatoi dell’acqua? E il vino bianco è ben raffreddato? Con Y On Watch, la nuova applicazione digitale di cui saranno forniti dli YYachts, i proprietari possono monitorare la loro barca a distanza e gestirla da soli tramite smartphone o smartwatch. Un modo per fornire agli armatori uno strumento utile, semplice, che aiuti nella gestione delle funzioni essenziali della barca. www.yyachts.de
A cura di Mauro Giuffrè
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È di Jeff Bezos la barca a vela più grande del mondo: ecco com’è fatta
Nome in codice Project Y721, sarà questo il nuovo superyacht che Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, sta costruendo con la compagnia olandese Oceanco. Sarà la barca a vela di lusso più grande del mondo e misurerà 127 metri, più di un campo da calcio. La notizia è riportata in alcuni estratti del nuovo libro "Amazon Unbound" pubblicato in Bloomberg Businessweek, in cui l'autore Brad Stone è giornalista e senior executive editor per la tecnologia globale.
La barca a vela più grande del mondo
Secondo le fonti riportate da Brad Stone, il nuovo yacht di Bezos sarà una goletta con tre enormi alberi, simile alla barca a vela Eos di Barry Diller e sarebbe costato circa 500 milioni di dollari. Noto come Y721, il superyacht del fondatore di Amazon sarà prodotto da Oceanco, pioniere del settore, già noto per aver realizzato il Black Pearl da 106,7 metri, il più grande yacht a vela Dynarig al mondo. Non si hanno ancora immagini attuali della nuova incredibile imbarcazione di Bezos ma pare che l'uomo più ricco del mondo, con un patrimonio di 177 miliardi di dollari, abbia fatto l'ordine in un periodo pre-pandemia e che l'imbarcazione a vela più grande del mondo possa essere pronta per l'estate 2021. Intanto sono state pubblicate alcune foto sul profilo Twitter di in cui si riporta l'avvistamento di una sezione per Oceanco che creerà con altre tre sezioni e tre alberi il più grande yacht costruito in Olanda una volta completato: il superyacht Y721 da 127 metri.
A bordo di Y721
Il nuovo superyacht di Jeff Bezos, con i suoi 127 metri (417 piedi9, sarà uno dei migliori yacht a vela esistenti ma non sono stati rivelati altri dettagli. Considerando la somiglianza allo yacht Black Pearl della stessa compagnia produttrice, Oceanco, a bordo non ci sarà un eliporto per l'ingombro elevato delle sue vele ma pare che il CEO di Amazon abbia ordinato un altro yacht di supporto per includere l'eliporto. Considerando anche che la compagna di Bezos, Lauren Sanchez, è un pilota di elicotteri certificato. Sullo yacht di supporto dovrebbero esserci anche una serie di accessori come automobili, aerei, sottomarini personali, che per il design di Y721 non potrebbero essere contenuti nel megayacht di Oceanco. È la prima volta che il fondatore di Amazon avrà uno yacht di proprietà , nonostante già nel 2019 i media avessero riportato la notizia che Bezos fosse il proprietario del Flying Fox, di 136 metri, di Lürssen, il più grande superyacht charter del mondo: la notizia fu smentita dallo stesso CEO di Amazon che spesso è stato avvistato in viaggi in barca di amici come lo stesso Eos di Barry Diller. Ad oggi né la compagnia olandese Oceanco né Jeff Bezos hanno confermato il legame di Bezos allo Y721.
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Con 143 metri di lunghezza per 25 di larghezza il “Sailing Yacht y A” è l'imbarcazione a vela più grande al mondo e fra quelle più costose mai realizzate. Varata nel 2015, è ufficialmente registrata presso una società delle Bermuda ma la sua proprietà è riconducibile indirettamente al magnate russo colpito dalle sanzioni europee
Cinquecentotrenta milioni di euro. Tanto vale l’imbarcazione riconducibile all’imprenditore russo Andrey Igorevich Melnichenko sottoposta da ieri sera a provvedimento di ”congelamento amministrativo” nel porto di Trieste. 143 metri di lunghezza per 25 di larghezza il “Sailing Yacht A” è lo yacht a vela più grande al mondo e fra quelli più costosi mai realizzati. L'imbarcazione, varata nel 2015, è ufficialmente registrata presso una società delle Bermuda ma la sua proprietà è riconducibile indirettamente al magnate russo colpito dalle sanzioni europee (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog - lo Speciale - Il racconto degli inviati di Sky TG24 ).
I numeri dello yacht
Lo yacht si trova in manutenzione nel porto di Trieste, e più precisamente all’Arsenale San Marco di Fincantieri. Costruito nei cantieri di Nobiskrug, in Germania, il panfilo ha un albero maestro di 90 metri e la parte emersa alta come un palazzo di 8 piani. Il Sy A è stato "congelato" nel porto di Trieste dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria, con la collaborazione del Nucleo Pef e del Roan del capoluogo friulano.
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Guerra in ucraina, nuove sanzioni usa contro oligarchi russi.
Chi è Andrey Igorevich Melnichenko
Andrey Igorevich Melnichenko, inserito nei giorni scorsi nella black list dell’Unione europea (contenente i nomi di 40 magnati russi e di oltre 800 altri soggetti considerati sanzionabili perché coinvolti più o meno direttamente nell’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente Vladimir Putin), è il principale azionista del gruppo EuroChem, che produce fertilizzanti, e della società di energia del carbone Suek. Il suo patrimonio ammonterebbe a 19,8 miliardi di dollari.
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Barca a vela dispersa nel Tirreno, ricerche della Capitaneria
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OLBIA , 14 settembre 2024, 14:34
Redazione ANSA
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalle 17 del 10 settembre, ultimo segnale captato dall'Ais di bordo, non si hanno più notizie di una barca a vela di 14 metri battente bandiera inglese, con due italiani a bordo, partita il 10 da Vibo Valentia e diretta a Olbia. Sarebbe dovuta arrivare nel porto sardo questa mattina e partecipare da domani alla Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo. L'allarme è scattato ieri quando la Capitaneria di Porto della Calabria ha contatto i colleghi di Olbia dopo che una cella telefonica di uno dei due velisti era stata agganciata a est della Sardegna. La Guardia Costiera sta operando in mare con una motovedetta e in aria con un Atr 42 decollato da Catania. Le operazioni sono coordinate dal comandante del Reparto Operativo della Direzione Marittima olbiese, Rosario Morello.
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Barca a vela sparita nel Mar Tirreno dal 10 settembre: ritrovata a Ponza
La barca - 14 metri - era partita da vibo valentia. sarebbe dovuta arrivare nel porto sardo questa mattina.
Era dispersa da quattro giorni nel Mar Tirreno : dalle 17 del 10 settembre, ultimo segnale captato dall'Ais di bordo. Non si avevano più notizie di una barca a vela di 14 metri battente bandiera inglese, con due italiani a bordo, partita il 10 da Vibo Valentia e diretta a Olbia . È stata ritrovata. L'armatore è stato contattato dal comandante della barca a vela che gli ha riferito che, a causa delle pessime condizioni meteo, ha deciso di dirigersi nel porto sicuro di Ponza e non raggiungere la destinazione. L'armatore ha subito contattato la Guardia costiera di Olbia che stava coordinando le ricerche. Le due persone che si trovano a bordo della barca a vela stanno bene e l'imbarcazione non ha danni.
Barca a vela sparita nel Tirreno, ritrovata a Ponza
Charlotte Golunski, la madre "eroina" della barca a vela affondata: «Così ho salvato mia figlia»
Alla fine la barca è stata intercettata e individuata a Ponza e la Guardia Costiera sarda è stata avvisata direttamente dall'armatore.
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Lo yacht a vela A: lo yacht a vela più grande del mondo. IL Sailing Yacht A (Barca a vela A), inizialmente noto come Progetto 787 "White Pearl", è stato consegnato da Nobiskrug al suo proprietario, Andrej Melnichenko, nel 2017. Come il più grande yacht a vela del mondo, misura ben 143 metri (469 piedi) di lunghezza con un raggio di 25 metri ...
Costato più di 500 milioni di euro e costruito in Germania, è appartenuto al principe Khalifa bin Zayed Al Nahyan, deceduto da poco, ora ha un nuovo (sconosciuto) proprietario
L' imprenditore inglese Michael Lynch, meglio noto alle cronache come Mike Lynch e nome affermato nel mondo della tecnologia, era il proprietario del Bayesian, lo yacht a vela lungo 56 metri...
Lo yacht si chiama "A" come il suo proprietario: Andrey Melnichenko, 50enne russo a capo del gruppo EuroChem (fertilizzanti) e dell'impresa Suek (carbone), e della moglie serba Alexandra...
Il Sailing Yacht A è la barca a vela che grazie alle sue mastodontiche dimensioni ha, fin da subito, attirato su di sé l'attenzione dei media di tutto il mondo. Un vero colosso dei mari, costato 425 milioni di dollari al suo proprietario, il miliardario esponente della politica russa, Andrey Melnichenko.
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IL Yacht KORU è stato ora consegnato al suo stimato proprietario, Jeff Bezos, che, con la sua ragazza Lauren Sanchez, è stato avvistato a bordo a Palma di Maiorca. A testimonianza della sua ricchezza e del suo gusto per il lusso, Bezos ha anche commissionato una nave appoggio di 75 metri denominata " ABEONA ", costruito da Damen Yachting.
Quando si parla di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e del suo giga yacht di 127 metri, attualmente conosciuto come Oceanco Hull Y721, il clamore che crea la notizia è assoluto.
Pronto tra qualche mese il super yacht del papà di Amazon, Jeff Bezos, sarà lungo 127 metri e diventerà la barca a vela più grande del mondo
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Nelle scorse ore, lo yacht a vela "Sy A" del valore di circa 530 milioni di euro, riconducibile all'oligarca e imprenditore russo Andrey Igorevich Melnichenko, è stato sottoposto a un provvedimento di congelamento dalla guardia di finanza.
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Lo yacht. Ordinato nel 2005 dal miliardario olandese Eric Albada Jelgersma, subito dopo il varo venne ceduto al connazionale John Groenewoud a causa di un incidente occorso al committente durante gli anni di costruzione.
Nel porto di Sanremo è stato sequestrato il maxi-yacht Lena, di proprietà di Gennady Timchenko, magnate russo dell'energia e delle infrastrutture, proprietario di Volga Group e socio di Novatek.
Jeff Bezos. Bezos sta costruendo un grande (127 metri) barca a vela, completo di nave appoggio di 75 metri. Lo yacht è noto come progetto Y721. Dal momento che è l'uomo più ricco del mondo, è anche il ricco armatore di yacht del mondo. Bill Gates sta costruendo un grande yacht In Olanda.
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Luna Rossa pronta per le semifinali, intanto Bertelli, Ratcliffe e Bertarelli si sfidano con mega yacht e barche d'epoca di Mattia Chiusano Kookaburra II di Patrizio Bertelli (foto Borlenghi)
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